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Rivoluzione Energetica in Europa: Nuova Direttiva a Tutela del Pianeta

29 set 2023

La Direttiva Europea sull'Efficienza Energetica del 2023, recentemente pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, rappresenta momenti di svolta nell'impegno dell'Unione Europea verso un futuro più sostenibile e orientato all'efficienza energetica. Questa normativa entrerà in vigore il 10 ottobre 2023, e il suo impatto si farà sentire in tutti i settori, sia quelli legati all'energia che in quelli non direttamente connessi.

Il principale motore di questa direttiva è il principio "Energy Efficiency First", che sottolinea l'importanza dell'efficienza energetica come priorità fondamentale in tutte le decisioni di pianificazione, politica e investimento. Questo principio è alla base di tutti e 40 gli articoli dell'atto.


Tra gli obiettivi principali, la direttiva impone un obbligo comunitario giuridicamente vincolante: una riduzione dell'11,7% del consumo energetico finale dell'Unione Europea entro il 2030 rispetto ai livelli del 2020, con l'obiettivo di limitare il consumo energetico a 763 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep). Ogni Stato membro è chiamato a definire il proprio contributo nazionale, considerando le circostanze specifiche, come il clima, lo sviluppo delle energie rinnovabili e l'evoluzione economica.


Inoltre, la direttiva stabilisce nuovi target di risparmio energetico da raggiungere annualmente, incrementandoli progressivamente fino al 2030. Questi obiettivi rappresentano un passo importante verso una maggiore efficienza energetica a livello comunitario.


Un aspetto innovativo di questa direttiva è l'introduzione di obblighi specifici per i data center, che devono rendere pubblici dati cruciali relativi al loro consumo di energia, all'utilizzo della potenza, alla temperatura e all'uso di fonti di calore rinnovabili. Questi dati saranno raccolti in un database a livello dell'Unione Europea, contribuendo a una maggiore trasparenza in questo settore in rapida crescita.


Un altro fondamentale è l'attenzione dedicata alla povertà energetica e ai clienti vulnerabili. Le nuove norme richiedono agli Stati membri di dare priorità ai clienti vulnerabili o in povertà energetica e all'edilizia sociale nelle loro misure di risparmio energetico. Inoltre, in ciascun Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC), i paesi devono presentare una valutazione complessiva del potenziale di riscaldamento e raffreddamento, identificando anche gli impianti che generano calore o freddo come sottoprodotto. Per quanto riguarda il riscaldamento, sono stati stabiliti criteri specifici per definire sistemi efficienti: fino al 31 dicembre 2027, un sistema deve utilizzare almeno il 50% di energia rinnovabile, il 50% di calore di scarto, il 75% di calore cogenerato o il 50% di una combinazione di tali fonti. Queste percentuali aumentano gradualmente fino al 1° gennaio 2045, quando almeno il 75% dell'energia deve provenire da fonti rinnovabili, il 75% dal calore di scarto o il 75% da una combinazione di energia rinnovabile e calore di scarto.


Infine, la direttiva stabilisce criteri rigorosi per definire i sistemi efficienti, promuovendo l'uso crescente di energie rinnovabili e calore di scarto fino al 2045.

La Direttiva sull'Efficienza Energetica del 2023 rappresenta un impegno significativo dell'Unione Europea per affrontare le sfide legate all'energia in modo sostenibile e orientato all'efficienza. Gli Stati membri dovranno ora recepire questa direttiva nei loro ordinamenti nazionali e lavorare attivamente per raggiungere gli obiettivi stabiliti, contribuendo così a un futuro energetico più efficiente e sostenibile per l'Europa.

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