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La cittadinanza energetica: uno strumento per combattere la povertà energetica

23 set 2022

La povertà energetica in Europa è un’urgenza divenuta ancor più prioritaria alla luce delle evoluzioni degli ultimi periodi. Seppur ancora incentrata maggiormente sulle ricadute economiche, anche l’agenda politica europea ha iniziato a dare il giusto peso a questo fenomeno sociale.


Nel quadro sopra descritto, la cittadinanza energetica si offre come aiuto per capire come identificare meglio la povertà energetica e contrastarla. Questo nuovo concetto è legato a una forma attiva di partecipazione, intesa come un percorso dal consumo passivo a un’interazione più significativa e attiva con l’energia nella vita quotidiana, al fine di costituire un modello energetico più giusto e decentrato.


Una forma recente di iniziative dal basso, per lo più gestite da volontari, di solito finanziate con denaro a fondo perduto è quella dell’Energy Cafè: i cittadini imparano a confrontarsi sulla bolletta energetica, diventano consapevoli dei diritti energetici ed imparano ad impegnarsi con le autorità locali.


Se i cittadini in condizioni di povertà energetica fossero in grado di svolgere un ruolo più attivo nel contesto delle decisioni energetiche, potrebbero contribuire in prima persona a contrastare le ingiustizie energetiche cui devono costantemente far fronte. Ma, per essere in grado di partecipare in modo significativo alla trasformazione energetica, i cittadini devono essere esposti ad un processo che accresca la loro capacità e potere di azione.


La cittadinanza energetica è stato il tema centrale del terzo incontro tematico di RETE ASSIST durante il quale Nives Della Valle (ricercatrice JRC) ha guidato TED e partner nell’approfondimento dell’argomento.

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